11 Mar Boardwalk e piano industriale: partire dalle basi per fare la differenza
La partnership stretta con Boardwalk, società dedicata al controllo di gestione e alla pianificazione economico/finanziaria, offre interessanti opportunità per le aziende che vogliono ripartire da fondamentali solidi. Un esempio perfetto è la creazione di un piano industriale che diventi elemento strategico integrale del successo di un’impresa.
Capire esattamente cosa si intende per piano industriale non è scontato, ma per la PMI avere le idee chiare a riguardo è imprescindibile: ecco come Boardwalk vede la questione.
COS’È UN PIANO INDUSTRIALE
È un documento che ricapitola gli obiettivi di un’impresa e le strategie per raggiungere tali obiettivi. Per formulare un piano di questo tipo, è richiesta una conoscenza approfondita della propria impresa e, come riporta l’Istituto Professionale per lo Studio dell’Organizzazione Aziendale (IPSOA), ci sono 4 concetti fondamentali da tenere a mente: contesto, strategia, attività operativa, controllo.
- Il contesto
Il passaggio fondamentale per creare un piano industriale efficace è quello di valutare il contesto: significa guardare all’esterno dell’azienda, per esempio al mercato o agli andamenti del settore, e all’interno, analizzando punti di forza e di debolezza. Il risultato è una migliore presa di coscienza del mondo in cui l’impresa opera.
- La strategia
Una volta determinato il contesto dal quale partire, si può iniziare a stilare una strategia. Lo scopo, generalizzando al massimo, è quello di massimizzare il valore dell’impresa nel medio e lungo periodo. Infatti senza una visione che tenda, almeno come approccio, ad essere onnicomprensiva, il rischio è di mettere in campo strategie miopi, che tendono a perdere focus nel breve periodo.
- Le attività operative
Bisogna codificare le attività operative in un action plan,nel quale si attribuiscono le attività individuate al personale di un’azienda. Questo passaggio è quello veramente pragmatico: è qui che si fissano responsabilità, tempistiche, modalità e coordinamento.
- Il controllo
Una parte fondamentale del piano industriale è l’implementazione di sistemi di controllo in grado di monitorare efficacemente i processi produttivi dell’azienda. La misurazione delle performance e delle tempistiche diventano imprescindibili per valutare l’attuabilità di un piano industriale.
IL PIANO INDUSTRIALE HA BISOGNO DI RISK MANAGEMENT
Il piano industriale è come il “timone” dell’azienda: serve a governarla. Ma quando il mare è in tempesta, occorre proteggere l’azienda – con il Financial Risk Management.
Ogni attività comporta un rischio, come anche delle opportunità; ma non si può rinunciare alle opportunità. Ecco perché serve il Risk Management.
Per definire il costo di un rischio, bisogna prima riconoscerlo, individuarlo, misurarlo. Gestirlo. Oggi più che mai, la “nuova normalità” prodotta dalla pandemia da Covid-19 ha profondamente scombussolato lo scenario di ogni azienda, piccola o grande, così come lo scenario dell’economia in generale, dei consumatori, dei fornitori… Il mondo è sempre più interconnesso, gli scambi commerciali e le dipendenze economiche sono ancora più sviluppate, ma sono anche più fragili rispetto ad un evento destabilizzante come una pandemia.
Anche le Pmi sono pienamente coinvolte in questo scenario. Spesso queste aziende si trovano di fronte a problematiche che ostacolano o rallentano l’implementazione di attività di Risk Management. Però questo fa retrocedere la protezione e la sicurezza in secondo piano rispetto alle impellenti esigenze di gestione operativa a brevissimo periodo, «day-by-day». Torniamo alla metafora del mare: è come navigare senza rotta.
Una volta adottato un piano industriale coerente e continuativo, per qualunque azienda di qualunque ampiezza, la domanda da porsi è: ci sono strumenti concreti per le medie e piccole aziende per affrontare questo contesto e sopravvivere? La risposta è sì: gli strumenti del Risk Management.
Non guardate solo al lato negativo. Prendete il lato buono del rischio!