05 Feb I Rischi di viaggio e di Business Interruption crescono con la diffusione del Coronavirus
Partito della città cinese di Wuhan, il Coronavirus noto come 2019-nCoV si è diffuso rapidamente, all’interno della Cina e poi migrando anche verso diversi altri paesi mentre i funzionari sanitari internazionali si affrettano a contenere la sua diffusione e a calmare le paure. Ma la diffusione del virus – e la risposta della Cina – sta già avendo importanti ripercussioni sulle imprese sia all’interno del paese che nel mondo.
Il governo cinese ha aggiornato la classificazione del virus in una malattia infettiva di classe B, dando al governo il potere di prendere misure più serie per limitarne la diffusione. Queste misure includono l’imposizione di restrizioni di viaggio dentro e fuori Wuhan e diverse città vicine, con ulteriori restrizioni in sospeso, che potrebbero effettivamente imporre una quarantena ad oltre 25 milioni di persone. Le stazioni ferroviarie, gli autobus e la metropolitana di Wuhan sono stati chiusi, così come diverse autostrade fuori città, e centinaia di voli internazionali sono stati cancellati.
Inoltre, la Cina ha iniziato a vietare tutti i grandi raduni e a cancellare eventi pubblici nelle principali città, tra cui Pechino. La più grande banca d’investimento cinese, CITIC Securities, ha persino detto ai suoi dipendenti nella provincia di Hubei (di cui Wuhan è la capitale) di non tornare a casa per le vacanze e che, se lo facessero, sarebbero costretti a lavorare in remoto per due settimane prima di poter tornare in ufficio.
Quando si verificano epidemie come il coronavirus, le aziende possono proteggere la propria attività e i propri dipendenti rivedendo le politiche esistenti e cercando una copertura aggiuntiva per colmare le lacune. Anche i focolai di malattie limitati possono avere effetti importanti sulle imprese, in particolare su quelle che operano all’estero. Fattori di preoccupazione per le aziende includono i rischi di interruzione dell’attività e i problemi sulla supply chain dell’azienda. derivanti da quarantene, interruzioni di viaggi, cancellazioni di eventi importanti.
Poiché la malattia si è diffusa a livello internazionale, anche il personale che opera in aree con casi documentati ed il personale viaggiante può essere esposto al rischio di infezione. Oltre alle restrizioni di viaggio che la Cina ha istituito in varie regioni, gli aeroporti di tutto il mondo hanno istituito controlli speciali per i passeggeri provenienti dalla Cina, complicando ulteriormente i viaggi. Nell’adempiere al proprio dovere di diligenza nei confronti dei dipendenti in viaggio, le aziende hanno una serie di opzioni assicurative per la copertura di questi rischi e dovrebbero cogliere l’occasione per rivedere le coperture esistenti e valutare eventuali lacune potenziali. Anche la preparazione e la formazione pre-viaggio possono essere d’aiuto. Garantire che i dipendenti dispongano delle risorse e delle conoscenze per trovare assistenza medica all’interno del paese o un piano di evacuazione concreto prima del viaggio può aiutare a proteggerli in caso di crisi.
Le pandemie sono fortunatamente eventi rari, ma ciò paradossalmente ne limita anche la conoscenza e rende più complesso elaborare piani specifici di crisi per rispondere a questo tipo di evento. La nostra comprensione di esse deriva principalmente dai dati e dalle informazioni ottenute dallo studio di eventi passati come la “Russa” del 1889, la “Spagnola” del 1918, l’”Asiatica” del 1957, la “Febbre di Hong Kong” del 1968 e più recentemente la “SARS”.
Una delle lezioni fondamentali apprese dal passato è che le pandemie si verificano a ondate. Un’onda pandemica è una fluttuazione del numero di infezioni e decessi in un determinato periodo in una specifica posizione geografica. Il termine “onda” si riferisce al numero di infezioni che si accumulano, raggiungono il picco e successivamente si assottigliano, e la durata e l’intensità di ciascuna onda possono variare notevolmente da pandemia a pandemia e persino all’interno di singole pandemie. Le ragioni di queste molteplici ondate di impatto variabile non sono state comprese con precisione, ma probabilmente includono l’adattamento del virus al suo nuovo ospite, la variazione demografica o geografica, la stagionalità e l’immunità generale della popolazione.
Man mano che si sviluppa una pandemia, le aziende dovrebbero essere in sintonia con i modelli di diffusione delle malattie al fine di preparare l’organizzazione ed i propri dipendenti di conseguenza. Ad esempio, le imprese dovrebbero essere preparate a reagire in modo adeguato quando la malattia e il conseguente assenteismo si accumulano, raggiungono il picco e diminuiscono.
Le domande da affrontare possono includere:
In che modo è probabile che la domanda per il tuo prodotto o servizio venga influenzata durante e tra ogni ondata?
- Quali sono i tuoi requisiti e impegni con fornitori e clienti? Come potrebbero essere colpiti quando la pandemia è al suo apice?
- Quali circostanze potrebbero scatenare una chiusura del luogo di lavoro?
- Quale trigger verrà utilizzato per riaprire il luogo di lavoro?
- Sono disponibili modalità di lavoro alternative per i dipendenti che non sono malati ma che non sono in grado di raggiungere il luogo di lavoro?
- Come avverrà la comunicazione con i dipendenti nei diversi momenti dell’ondata di pandemia? Quali messaggi verranno trasmessi?
La natura dinamica di una pandemia dovrebbe spingere i datori di lavoro a tracciare e comprendere il modello di diffusione della malattia. Considerando vari scenari e pianificando le contingenze risultanti, i leader aziendali possono preparare le loro aziende a reagire al flusso e riflusso della malattia e agli effetti che questo schema avrà sui dipendenti, sui fornitori e sui clienti.
Consulta la nostra presentazione per conoscere il metodo di lavoro con cui cogliere le opportunità riducendo al minimo i rischi ad esse associati.
Non guardare solo al lato negativo. Prendi il lato buono del rischio!