03 Feb Il panorama globale dei rischi per il 2025: il “Global Risks Report 2025”
Il World Economic Forum ha pubblicato la 20^ edizione del suo “Global Risks Report”, offrendo una prospettiva approfondita sulle sfide che il mondo dovrà affrontare nei prossimi anni. Basato su un sondaggio che ha coinvolto oltre 900 esperti globali, il rapporto delinea un quadro di crescente instabilità e incertezza.
Un futuro incerto e turbolento
La maggioranza dei partecipanti al sondaggio (52%) prevede un panorama globale instabile nei prossimi due anni, con un ulteriore 31% che si aspetta turbolenze. Questo indica un aumento del pessimismo rispetto all’anno precedente. Ancora più preoccupante è la prospettiva a 10 anni, con il 62% degli intervistati che prevede tempi burrascosi o turbolenti. Questa visione cupa riflette lo scetticismo degli esperti sulla capacità delle attuali istituzioni di governare efficacemente i rischi che ci troviamo ad affrontare.
Tensioni geopolitiche e geoeconomiche in primo piano
Il conflitto armato tra stati emerge come il rischio più probabile per il 2025, seguito dal confronto geoeconomico. Questo riflette le crescenti preoccupazioni per i conflitti in corso e le tensioni commerciali globali. La percezione di una “recessione geopolitica” – un’era caratterizzata da un alto numero di conflitti e da un multilateralismo in difficoltà – sta guadagnando terreno. Il rapporto evidenzia una diminuzione della fiducia nelle istituzioni multilaterali e un aumento dell’unilateralismo nelle decisioni di sicurezza nazionale. Questo spostamento verso approcci più individualistici potrebbe portare a un aumento della spesa per la difesa a scapito di investimenti in aree cruciali come sanità, istruzione e infrastrutture.
La minaccia crescente della disinformazione e della polarizzazione
La disinformazione e la polarizzazione sociale emergono come rischi significativi sia a breve che a lungo termine. L’avvento di tecnologie come l’intelligenza artificiale generativa sta abbassando le barriere per la produzione e la distribuzione di contenuti falsi o fuorvianti, rendendo sempre più difficile per i cittadini, le aziende e i governi distinguere le informazioni vere da quelle false. Questa proliferazione di disinformazione, combinata con la crescente polarizzazione politica e sociale, crea un terreno fertile per il pregiudizio algoritmico. Se i pregiudizi umani, istituzionali e sociali non vengono affrontati, e/o le migliori pratiche nella modellazione vengono trascurate, le condizioni saranno mature per una maggiore prevalenza di pregiudizi algoritmici.
Rischi ambientali: da preoccupazione a lungo termine a realtà imminente
Gli eventi meteorologici estremi e i cambiamenti critici ai sistemi terrestri sono tra i principali rischi a lungo termine. Ciò che è particolarmente allarmante è che questi rischi, tradizionalmente percepiti come minacce a lungo termine, stanno iniziando ad essere visti con maggiore certezza come realtà a breve termine, man mano che i loro effetti diventano più evidenti.
La preoccupazione per questi rischi è particolarmente elevata tra i partecipanti più giovani al sondaggio, evidenziando un divario generazionale nella percezione delle minacce ambientali. Questo sottolinea l’urgenza di implementare soluzioni efficaci per affrontare il cambiamento climatico e la perdita di biodiversità.
Il ruolo emergente della tecnologia nei rischi globali
Sebbene non siano considerati rischi immediati, i rischi tecnologici come gli esiti avversi dell’AI salgono nella classifica a 10 anni. Questo riflette la crescente consapevolezza del potenziale dirompente delle tecnologie emergenti. Il rapporto evidenzia come la rapida digitalizzazione e l’aumento della potenza di calcolo stiano rendendo più facile per governi, aziende e attori malevoli monitorare le attività dei cittadini. Questo solleva importanti questioni sulla privacy e sulla sorveglianza, soprattutto in un contesto di crescente polarizzazione sociale e politica.
L’evoluzione del Risk Management in un mondo complesso
Il Global Risks Report 2025 evidenzia la necessità di un approccio evoluto al Risk Management, che tenga conto della natura interconnessa e multidimensionale dei rischi globali. Le tradizionali strategie di gestione del rischio devono adattarsi a un panorama in rapido cambiamento, caratterizzato da incertezza e complessità crescenti. Il rapporto suggerisce un approccio più olistico e collaborativo, che vada oltre i confini organizzativi e settoriali. In questo contesto, il ruolo degli esperti di risk management diventa sempre più cruciale. Si evidenzia l’importanza di integrare diverse strategie di mitigazione del rischio, tra cui strumenti finanziari, regolamentazioni nazionali e locali, trattati internazionali, strategie aziendali e iniziative di sensibilizzazione pubblica. Particolare enfasi viene posta sull’engagement multistakeholder come approccio chiave per affrontare rischi complessi come i conflitti geopolitici, la concentrazione di risorse strategiche e il confronto geoeconomico. Questo nuovo paradigma del risk management richiede una collaborazione più stretta tra settore pubblico e privato, un maggiore investimento in ricerca e sviluppo, e l’utilizzo di tecnologie avanzate per migliorare i sistemi di early warning e la resilienza complessiva. In ultima analisi, il successo nella gestione dei rischi globali dipenderà dalla capacità dei leader di adottare un approccio visionario e inclusivo, coinvolgendo tutti gli stakeholder chiave per costruire soluzioni condivise e durature.
Verso un approccio collaborativo per affrontare i rischi globali
Il rapporto sottolinea l’importanza di una cooperazione globale e di un approccio multistakeholder per affrontare efficacemente questi rischi complessi e interconnessi. Nonostante le sfide poste dalla frammentazione geopolitica, il rapporto suggerisce che non c’è alternativa praticabile alla collaborazione multilaterale. Tra le azioni raccomandate figurano il sostegno alle istituzioni multilaterali, l’espansione del ruolo delle organizzazioni regionali nella gestione delle tensioni, la diversificazione delle catene di approvvigionamento e la promozione della consapevolezza pubblica sui rischi digitali.
Il Global Risks Report 2025 dipinge un quadro complesso e sfidante del futuro prossimo. Tuttavia, sottolinea anche che attraverso una leadership visionaria e un impegno collettivo, è possibile costruire una pace duratura e una prosperità condivisa. Il rapporto serve come un campanello d’allarme per i leader di tutti i settori, invitandoli a collaborare per mitigare i rischi imminenti e costruire società più resilienti.