L’80% dei Risk Manager è preoccupato per la capacità di affrontare i rischi emergenti nel prossimo decennio

L’80% dei Risk Manager è preoccupato per la capacità di affrontare i rischi emergenti nel prossimo decennio

Da un recente studio è emersa una diffusa preoccupazione tra i risk manager riguardo alla capacità delle loro organizzazioni di affrontare i rischi emergenti nel prossimo decennio. L’indagine, che ha coinvolto 333 intervistati provenienti da 55 paesi e 14 settori diversi, evidenzia che solo il 20% dei decision maker e dei loro team di supporto ritiene che la propria azienda sarà in grado di rispondere adeguatamente ai rischi che potrebbero emergere nei prossimi 10 anni.

Preoccupazioni attuali e future

Lo studio mostra che anche nel breve termine la fiducia non è elevata: solo il 50% degli intervistati è convinto che l’approccio attuale della propria impresa sia adeguato per affrontare l’ambiente di rischio odierno. L’indagine ha utilizzato una nuova tassonomia di 48 rischi suddivisi in otto categorie, chiedendo agli intervistati di valutare l’impatto dei rischi attuali, quelli che emergeranno nei prossimi due anni e quelli previsti per i prossimi 10 anni.

Tecnologia e geopolitica in primo piano

La tecnologia emerge come il fattore dominante nell’agenda dei rischi emergenti. L’intelligenza artificiale, i rischi informatici e gli sviluppi tecnologici futuri sono stati indicati come i principali rischi sia per il presente che per il prossimo futuro. Le questioni geopolitiche seguono da vicino, con le organizzazioni che evidenziano una vasta gamma di rischi emergenti che aumentano la volatilità, dalle elezioni alla coesione sociale, fino al disallineamento tra interessi governativi e aziendali.

Rischi ambientali: una preoccupazione crescente

Nel lungo termine, la categoria dei rischi ambientali domina le previsioni. Il 47% degli intervistati si aspetta che i rischi legati al cambiamento climatico e alla transizione climatica saranno una fonte di cambiamento fondamentale nei prossimi 10 anni. Questo include preoccupazioni per il degrado ambientale, la necessità di nuove politiche per affrontare i rischi futuri legati alla temperatura del nostro pianeta, l’arrivo di punti critici climatici, le sfide energetiche e le nuove regolamentazioni. Le organizzazioni prevedono eventi catastrofici più frequenti e mostrano incertezza sul futuro scenario ambientale.

Lacune nella valutazione dei rischi

Lo studio ha anche rivelato importanti lacune nei processi di valutazione dei rischi all’interno delle organizzazioni. Il 40% degli intervistati nel campione più ampio ha dichiarato di non aver mai ricevuto richieste di contribuire alla valutazione dei rischi emergenti della propria organizzazione. Inoltre, il 49% degli intervistati non è stato in grado di specificare quali rischi emergenti preoccupano maggiormente la propria organizzazione, nonostante la maggioranza sia in grado di identificare i principali cambiamenti attesi nei prossimi anni.

Augustas c’è

Questi risultati suggeriscono la necessità di migliorare i processi di intelligence interna attraverso approcci più strutturati. Le organizzazioni devono sviluppare strategie più efficaci per identificare, valutare e prepararsi ai rischi, emergenti e non, coinvolgendo un maggior numero di stakeholder interni nel processo di valutazione dei rischi.

L’indagine presa in esame mette in luce la crescente complessità e interconnessione dei rischi che le aziende devono affrontare, evidenziando l’importanza di un approccio proattivo e lungimirante nella gestione del rischio aziendale.

Augustas è pronta a fronteggiare queste nuove sfide e rischi emergenti grazie alle sue competenze multidisciplinari e al suo team di professionisti altamente qualificati. L’azienda ha investito nello sviluppo di soluzioni innovative per aiutare i clienti a navigare in questo panorama di rischi in evoluzione, combinando competenze in ambito tecnologico, legale, attuariale e di gestione del rischio. Con un approccio proattivo e orientato al futuro, Augustas si propone come partner strategico per le aziende che vogliono rafforzare la propria resilienza di fronte ai rischi emergenti del prossimo decennio.