13 Nov L’impatto sui vertici aziendali dei rischi reputazionali: la soluzione del risk management
I rischi reputazionali e in generale la cronica instabilità del contesto economico e politico rende particolarmente vulnerabili i vertici delle grandi aziende. Consumatori e media sono focolai sempre più accessi di crisi, nel cui mirino finiscono proprio loro – Amministrator, Direttori, Dirigenti e Sindaci delle aziende stesse. Ecco perché mappare e gestire questo rischio in modo integrato, abbinando strumenti di Risk Management ad una copertura assicurativa Directors & Officers (D&O) “tailor made”, non è solo un’opzione – ma un approccio strategico decisivo.
UNO SCENARIO COMPLICATO E OSTILE PER I VERTICI AZIENDALI
Negli ultimi anni è aumentato lo spettro dei rischi che possono comportare azioni legali nei confronti di direttori e dirigenti aziendali. Dai grandi scandali ambientali fino alle violazioni della cyber-security e privacy con conseguenti danni diretti per i clienti, si è “accorciata” la percezione della distanza tra cittadini e vertici aziendali ed è maturato il concetto di “responsabilità” delle aziende. Questo ha intensificato il ricorso a vie legali per avere riparazioni, risarcimenti, spesso ingenti. Quindi il costo reputazione diventa rapidamente un costo anche economico.
Come esempi, tra le crisi che possono innescare azioni legali o addirittura class-actions, si possono considerare un calo del prezzo delle azioni dopo un incidente, una cattiva gestione di dati sensibili o comunque di informazioni private o confidenziali, accuse di discriminazione o di molestie sessuali, rischio di inquinamento creato dall’uso e dallo smaltimento di sostanze chimiche pericolose utilizzate nella produzione.
LA STRATEGIA SMART PER LA PROTEZIONE DAL RISCHIO
Di fronte a questo scenario di forte incertezza e di esposizione crescente, è fondamentale per un’azienda definire una strategia di gestione del rischio reputazionale e specificatamente del “rischio D&O” che tenga conto del livello crescente di questo rischio e sia quindi basata su una sua accurata mappatura Si tratta dunque di passi prodromici all’individuazione ed alla eventuale stipula di una copertura assicurativa D&O:
- individuare le fonti e gli scenari di rischio;
- effettuare una mappatura per ottenere parametri oggettivi con cui valutare quel rischio, per profilare in modo più concreto la sua rilevanza;
- predisporre una serie di strumenti di prevenzione; ad esempio predisposizione di linee guida e corsi di formazione relativamente all’uso dei social media (aziendali e personali);
- dotarsi di strumenti appositi per il contenimento di una crisi in atto, come un piano di comunicazione di crisi e, logicamente, una serie di attività di formazione per saper usare quegli strumenti nel miglior modo.
Se una crisi non venisse gestita in modo comunicativamente efficace nelle prime ore successive all’evento scatenante, questo potrebbe portare a conseguenze anche catastrofiche. Non significa eliminare la crisi. Significa invece contenerla, gestirla con una serie di azioni di mitigazione con l’obiettivo di minimizzare le conseguenze economiche della crisi stessa ed impedire che questa travolga l’azienda.
DAL RISK MANAGEMENT ALLA COPERTURA ASSICURATIVA
Una volta definita la strategia di gestione del rischio, diventa più semplice individuare la soluzione assicurativa più efficace.
Denominata in Italia “Polizza per la Responsabilità Civile degli organi di Gestione e Controllo della Società”, ma meglio conosciuta con l’acronimo inglese D&O (Directors & Officers Liability) è una copertura assicurativa che tutela sia l’azienda che il patrimonio personale degli amministratori, dirigenti e sindaci delle società dalle richieste avanzate a titolo di risarcimento danni per errori e omissioni commessi dagli stessi.
Si tratta di una polizza che rappresenta un mercato in crescita: i premi lordi, che nel 2012 erano pari a 190 milioni di euro, hanno toccato i 240 nel 2016 per arrivare, si stima, a 255 milioni nel 2020. I settori che fanno ricorso maggiormente alla copertura sono il manifatturiero (89%), il bancario/finanziario (60%), il settore del wholesale e retail (59%), il business services (58%), quello relativo alle costruzioni (56%) e l’alimentare (42%). A parlare sono i dati presentati all’interno del convegno “Il futuro della D&O, la D&O del futuro” realizzato nell’autunno 2017 con il patrocinio di ANRA, l’Associazione Nazionale dei Risk Manager e Responsabili Assicurazioni Aziendali, e AIBA, Associazione Italiana Broker di assicurazione e riassicurazione.
Tuttavia, non tutte le coperture D&O sono uguali. Definire il livello di copertura, sia in termini di condizioni ed estensioni ottenibili, che di limiti e sotto-limiti di indennizzo disponibili richiedono una attenta valutazione dei rischi per arrivare a disegnare una copertura “su misura” per l’effettivo rischio dell’azienda e dei suoi D&O in modo da utilizzarla come una opzione ottimizzata per la mitigazione del rischio.
IL VALORE CENTRALE DEL RISK MANAGEMENT
Così torniamo al valore fondamentale di una strategia di Risk Management per configurare ed ottimizzare la mitigazione dei rischi D&O. Il Risk Management è il nucleo da cui sviluppare tutta una serie di strategie che non funzionano solo come schermi difensivi, bensì come supporti fondamentali per tutelare la crescita dell’azienda.