Crisis, Continuity e Recovery: indicazioni per le aziende sul Corona Virus

Crisis, Continuity e Recovery: indicazioni per le aziende sul Corona Virus

CRISI, CONTINUITY E RECOVERY: INDICAZIONI PER IL CORONA VIRUS RISK MANAGEMENT

Con la pandemia di COVID-19, le aziende devono camminare sulla sottile linea di demarcazione tra il bisogno di comunicare le informazioni necessarie ed evitare al contempo la diffusione di un virus ancora più pericoloso: il panico. Un solido piano di gestione delle crisi è la risorsa più efficace per farlo in modo efficace.

Secondo il Global Crisis Survey, quasi sette leader su 10 hanno sperimentato almeno una crisi aziendale negli ultimi cinque anni, mentre le aziende con oltre 5.000 dipendenti hanno probabilmente subito più di cinque crisi, quindi in media una ogni anno. Se è vero che i dirigenti aziendali non sono estranei alle crisi aziendali, la pandemia di Corona Virus COVID-19 non ha precedenti nel suo campo di applicazione.

Tuttavia, rispondere al Corona Virus COVID-19 dal punto di vista della gestione delle crisi non è così diverso dal rispondere a qualsiasi altra crisi. Le aziende che si sono adattate meglio in questi scenari sono quelle che possono costruire un piano di crisi per “navigare” in queste condizioni così critiche e, allo stesso tempo, essere capaci di cambiamenti quasi in tempo reale.

 

GLI ELEMENTI DI UN PIANO DI BUSINESS CONTINUITY

Un piano di business continuity deve essere adattato per far fronte alle sfide uniche poste dal Corona Virus COVID-19. Ci sono alcune fondamentali domande da porsi – ad esempio:

  • l’azienda ha adottato le policy e le procedure tecniche per lavorare in remoto?
  • In che modo è necessario adattare il periodo di malattia, le polizze di congedo dei dipendenti e le policy di mobilità/spostamento durante questo periodo così incerto?
  • Quali sono i controlli sulla privacy e sulla sicurezza dei dati con i dipendenti che accedono a informazioni di identificazione personale da casa?

 

LE OPERAZIONI FONDAMENTALI

Per rispondere in modo efficace, è possibile verificare 4 operazioni fondamentali:

  1. Costituire un team per la gestione delle crisi. Il team dovrebbe essere composto da alti dirigenti di tutta l’azienda, che rappresentano i ruoli chiave, sia internamente, sia esternamente verso clienti, fornitori, azionisti e stakeholder.
  2. Aggiornare, rivedere e mettere a regime il piano di business continuity, che è una componente di un piano più ampio di gestione delle crisi, perché quest’ultimo considera ulteriori elementi importanti per la tenuta generale dell’azienda, mentre un piano di business continuity si concentra sul controllo e il mantenimento delle funzioni vitali dell’organizzazione. Un piano di business continuity deve essere adattato per far fronte alle sfide uniche poste dal Corona Virus COVID-19.
  3. Effettuare esercizi di pianificazione degli scenari di emergenza, non solo a brevissimo termine. Uno scenario di Corona Virus COVID-19 focalizzato a più lungo termine offre ai dirigenti un ambiente unico ed esperienziale per riflettere su questioni difficili sia nel presente, sia nel futuro.
  4. Non dimenticare la fase di recovery. Molte aziende commettono l’errore di investire molto tempo nella fase di prontezza e risposta di una crisi e spesso dimenticano la fase di ripresa. Il recupero, nella sua forma più semplice, è focalizzato sul modo in cui l’organizzazione ritorna al business.

 

CONTROLLARE LA SUPPLY CHAIN

Ma la crisi di questa pandemia coinvolge ulteriori livelli strategici per ogni azienda – come ad esempio verificare la supply chain per:

  • comunicare con i fornitori per fare un assessment condiviso sui rischi
  • definire potenziali impatti derivanti da interruzioni o rallentamenti dei servizi
  • individuare potenziali fonti alternative di rifornimento e conservazione dei prodotti
  • comunicare regolarmente con i clienti per tenerli aggiornati sui rifornimenti

 

CONTROLLARE LA SICUREZZA ONLINE

Anche il lato cyber va controllato, perché l’azienda lavora “fuori le mura” e i suoi dati vengono usati in un ambiente distribuito:

  • Esaminare sia la prevenzione anti-malware sia quella anti-intrusione
  • Assicurarsi che tutti i computer abbiano firewall correttamente configurati
  • Assicurarsi che la rete privata virtuale e altri piani remoti siano aggiornati
  • Assicurarsi che i sistemi di accesso siano aggiornati
  • Migliorare il monitoraggio del sistema per una governance efficace dei dipendenti che lavorano in remoto
  • Installare e rilevare allarmi su attività anomale o sospette
  • Implementare l’autenticazione a più fattori

 

CREARE FIDUCIA: UN’OCCASIONE UNICA

Una volta terminata la pandemia, i vertici aziendali dovrebbero cogliere l’occasione per rivedere la situazione e confrontarsi sulle azioni e lezioni apprese, incluso il modo in cui il business è stato interrotto, come ridurre l’esposizione per eventi futuri e come il business può essere meglio preparato alla prossima sfida sistemica.

Il modo in cui un’azienda gestisce qualsiasi interruzione del servizio determinerà il modo in cui vengono giudicati e la fiducia delle parti interessate. Se la classe dirigente centra questo obiettivo, allora avrà un’opportunità unica per stabilire e creare fiducia all’interno della propria comunità.

 

Abbiamo una consolidata esperienza nella progettazione ed implementazione di piani di Business Continuity e di Protocolli di Crisis Management e possiamo supportarvi nell’implementazione di protocolli specifici di smart working che tengano conto degli aspetti tecnologici, organizzativi, procedurali e giuslavoristici.

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Non guardare solo al lato negativo. Prendi il lato buono del rischio!